Acero

Nome botanico Acer pseudoplatanus L. | Acer platanoides

Informazioni storico-culturali
Fino ai tempi moderni cucchiai, bicchieri, piatti e scodelle di acero sono serviti a molti popoli come recipienti per cibi e bevande. Non essiccato, l’acero si adatta bene alla tornitura, una lavorazione meccanica arcaica; tuttavia a causa della scarsa durabilità del legno, si sono conservati pochi antichi manufatti.

Informazioni generiche
Tra le specie indigene solo l’acero montano e l’acero riccio hanno interesse per il settore forestale e quello del legno. Gli aceri crescono nei boschi misti e nei terreni agricoli, per cui una parte considerevole di essi non si trova nei boschi destinati alla produzione di legname, nei quali sono presenti con appena l’1 %. L’acero cresce inizialmente molto velocemente. Quello montano può vivere fino a 500 anni, l’acero riccio invece raggiunge al massimo i 150 anni. Il primo viene tagliato a partire da un diametro di 0,4 m, poiché all’aumentare delle dimensioni si possono formare delle colorazioni indesiderate.

Caratteristiche del legno
Macroscopicamente i limiti delle diverse zone di accrescimento sono spesso evidenziate da sottili zone scure di legno tardivo dai confini netti. L’acero montano è, tra i nostri legni, uno dei più chiari. Con la luce il suo colore vira verso il giallobruno. In piante vecchie si può avere il durame differenziato. Nonostante la colorazione di fondo quasi bianca, il legno proveniente da uno stesso fusto può mostrare contrasti chiari e scuri prodotti dalla diversa riflessione della luce; tale carattere è osservabile in particolare sulle impiallacciature. Esso è originato dal diverso orientamento delle fibre rispetto al piano di taglio. Sulle superfici tangenziali sono riconoscibili ad occhio nudo i fusi rosati o bruno pallidi dei numerosi raggi che ne ravvivano il disegno. Sulle superfici radiali il disegno è caratterizzato ancora dai raggi, simili a quelli del faggio, ma più piccoli. In tutti gli aceri è caratteristica la frequente presenza della fibratura ondulata. Ciò crea il particolare effetto ottico della tessitura rigata. La pregiata tessitura ad occhio di pernice (occhiolinatura) è presente solo nell’acero da zucchero.

Proprietà
L’acero montano è un po’ più leggero dell’acero riccio, 590 kg/m3 di massa volumica secca il primo, 620 kg/m3 il secondo. La durezza di Brinell è compresa tra 27 e 29 N/mm2. Il legno è difficilmente fendibile, la sua lavorazione è problematica. Il legname di tutti gli aceri si taglia e si sfoglia facilmente, la resistenza a flessione è buona nel caso di fibratura diritta. In particolare l’acero montano è adatto ad essere fresato, tornito, perforato ed intagliato. Il suo legno si può impregnare bene e può essere sottoposto a tutti i processi di trattamento delle superfici. Durante l’essiccamento si deve evitare di mantenere a lungo l’umidità ad elevate temperature, poiché ciò può portare alla formazione di colorazioni indesiderate. Per il legno tagliato da accatastare si dovrebbero utilizzare piccoli listelli e si dovrebbero lasciare sufficienti spazi vuoti per una buona ventilazione della catasta. Il legno di acero non è durevole (classe di durabilità 5), è ben impregnabile ed attaccabile dai tarli (Anobium).

Impieghi
Il legno di acero è adatto per impiallacci decorativi, sfogliati (compensati), mobili, pavimenti (parquets e tavole) e scalini. Viene impiegato nella costruzione di strumenti musicali a fiato e per il fondo degli strumenti ad arco. Altri campi di impiego sono i giocattoli per bambini, gli utensili da cucina (cucchiai, taglieri, ecc.), il legno da intaglio e le sculture.